lunedì 1 agosto 2011

più sedativamente che mai

Forse dovevo venire prima da lei, dottore.
In effetti, per un certo periodo non hanno fatto che ripetermelo... "devi farti aiutare, devi farti aiutare"... ed io niente, non ho voluto sentire ragioni. Non è per mancanza di fiducia, sa? Io sono sicura che lei è un validissimo professionista e che aiuta tante persone con problemi... si, si, persone che spesso sono scettiche proprio come me, lo so. Ma io non metto mica in dubbio i suoi metodi e neanche i miei problemi, solo che non penso siano interfacciabili, ecco. E' scetticismo questo?
Ma vede, mio marito ha il cancro. Ha una pillola contro il cancro, dottore? No, no, mi scusi... è un approccio superficiale il mio, ha ragione. So benissimo che il suo compito non è quello di affrontare "quel" problema, bensì di agire su ciò che "quel" problema provoca in me.
Il fatto è che ho paura. Ha una pillola per il coraggio, dottore? Qualcosa che mi faccia magicamente trovare il modo più utile per stare accanto ad una persona malata? E che magari mi tolga quella voglia di nascondermi per non affrontare la sua di paura, il suo di dolore, che lo so, sono molto più legittimi dei miei.
Sa, si ragiona, si razionalizza, ma ci si sente ugualmente in colpa. Ha una pillola per i sensi di colpa, dottore?
E' un po' come per la rabbia che a volte prende... perché se ci si ferma a guardare la realtà, una certa rabbia sale, mi creda. E non si sa neanche contro chi sia questa rabbia... mica c'è un responsabile. C'è solo da accettare che le cose sono andate così, anche se tu te le eri figurate in un modo diverso. Ha una pillola anche per la rassegnazione, dottore? Ma non troppo forte, però perché altrimenti potrebbe diventare resa e togliere determinazione e questa sì che serve... ce l'ha la pillola della determinazione, dottore?
Lo so, lo so... sto dicendo delle sciocchezze. La mente segue percorsi strani... lei lo sa bene, ne ha studiato i meccanismi. Ha una pillola che possa incanalare i miei pensieri, dottore? Ah! Aspettava questo momento, vero? Lo so che ne ha un mare per sedare ansie e brutti pensieri.... ma io ho bisogno di restare lucida, non posso permettermi un funzionamento periferico della mia testa. Mi serve tutta.
Lo vede, dottore? Non mi può essere di aiuto. Io ho già sviscerato e analizzato ogni singola sensazione, so già cosa c'è in ogni più piccola casellina, so già cosa mi fa stare male, so già cosa devo tenere sotto controllo e, forse, so anche come fare.
Vorrei solo che tutte queste cose non ci fossero, dottore... ma per questo ci vorrebbe una bacchetta magica, non delle pillole.
Ce l'ha una bacchetta magica, dottore? Perché se per caso ne ha una, dovevo sicuramente venire prima da lei.

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