Certe volte proprio non capisco chi ce l'ha tanto con dio. Cioè, se uno ci crede posso anche capirlo... voglio dire, se sei convinto che quel che vivi sia in qualche modo opera sua, beh, un'aperta contestazione ci può stare, no? Ma mi infastidisce quando analoga invettiva proviene da chi si professa non credente. E non è per un fatto di blasfemia o uso improprio di nomi e roba simile... figuramoci, sono figlia di un bestemmiatore, sono cresciuta sentendo innumerevoli serie di improperi estremamente articolati... persino fantasiosi direi. Ecco, lì si avvertiva lo scontro diretto... mio padre non era molto praticante ma di educazione credente sì e le sue "composizioni" avevano nozione di causa, se così vogliamo chiamarla. Insomma, c'era senza dubbio una componente sociologica e abitudinaria, ma i suoi erano anche veri e propri scontri, quasi una sfida. Comunque una sorta di dialogo con una controparte accreditata. Un po' come quando il tenente Dan combatte contro la tempesta in Forrest Gump, ecco.
Probabilmente è proprio la questione dell'interlocutore ad infastidirmi in certe manifestazioni di dichiarati agnostici: dal momento che non riconoscono l'oggetto delle loro offese, devo presumere che queste non siano rivolte a lui ma a coloro che ascoltano e che, ipoteticamente, professano una fede. Insomma, non se la prendono davvero con dio, ma con te che forse ci credi. Vogliono colpirti ma lo fanno per via indiretta. Il perché mi sfugge.
Ma del resto io ho un concetto molto molto personale e molto molto molto vago sulla questione e, sinceramente, non sento attualmente il minimo interesse per andare a definire, chiarire, risolvere alcunché. Però, nella mia diffidenza, differenza o comunque vogliamo chiamarla, a me, di prendermela con lui non mi viene e tanto meno con chi crede e con chi non crede. Sarò strana?
3 commenti:
No, sei seria.
Oddio, a volte la serietà potrebbe essere presa per stranezza :D
comunque a me non dispiace mica essere strana...
:) a chi lo dici :D :D
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