martedì 20 novembre 2012

se lo puoi scrivere, lo puoi risolvere



D'altra parte, se si chiamano cambiamenti un motivo ci deve essere, no? E' perché, dopo averti cambiato le giornate, l'umore, il sonno, le responsabilità, lo stato civile, il conto corrente, la tavola, il letto, l'armadio e tante altre piccole e grandi cose, è la mente che ti devono modificare.
Ed è per questo che non li capisci subito. Cioè, hai colto ogni variazione, ne sei stata consapevole, l'hai più o meno gestita, l'hai inevitabilmente accettata... eppure non ti sei resa davvero conto del tutto.
Che la tua mente è cambiata te ne accorgi dopo un bel po', e non si tratta di una sensazione piacevole... insomma,  capisci il perché ma non il come, non riesci a vedere cosa sei diventata e cos'altro puoi diventare, ma solo cosa non sei più. Praticamente ti sembra che questo improvviso processo abbia effetti retroattivi, ti modifica la percezione del presente, del futuro ma anche del passato.
Forse è' tutta una questione di equilibrio. Tu avevi la tua bella reazione altamente instabile e dovevi lavorare un sacco per mantenerla in equilibrio, però ti sembrava di farlo... ok, magari non ci riuscivi sempre ma era comunque un progetto, no?
Dunque, i cambiamenti sono quando la reazione proprio non torna, hai voglia a lavorare sulle quantità, a scambiare elettroni... magari hai scritto male, te ne sei persa un pezzo, o non c'è mai stato,  ma non c'è verso di risolverla. Non si tratta più di giocare su un equilibrio precario, no, sei irrimediabilmente sbilanciata!
Mmm... non dovevo fare un esempio con la chimica... non ho la minima possibilità di ... sfangarla.
 
 

2 commenti:

Sammy ha detto...

a proposito di equilibri devo rilanciare http://www.youtube.com/watch?v=Z8NX5YUdI1Q

chimica a parte però sono belli i disegni delle molecole!

;)

sed ha detto...

potrei scrivere post solo per farti trovare la canzone :)