mercoledì 29 gennaio 2014

la superficie velenosa delle cose

Certe sere avresti bisogno di contenitori apposta per metterci i pensieri che ti si affollano in testa. Un po' come la raccolta differenziata della spazzatura, ecco, solo che si tratta dei residui della giornata.
Le cose belle, è ovvio, difficilmente ti avanzano... te le tieni strette, le assapori, le consumi, le converti in energetica felicità e il posto dove tenerle lo trovi sempre. Oddio, a volte ho letto di qualcuno che parla di gioia talmente grandi da non riuscire a contenerle, ma temo di non aver ben presente la sensazione e, comunque, mi sembra un problema di facile risoluzione, magari con un po' di attenzione ad evitare sprechi.
Poi c'è tutta una roba che non vuoi tenerti dentro ma che prima di essere eliminata, devi controllare, separare e, magari riciclare. Sì, perché se si utilizzassero solo gli accadimenti positivi, la maggior parte del nostro vivere risulterebbe un po' inutile, no?
Il processo di separazione è un po' faticoso, alle volte. Avverti tutto un malloppo di sensazioni, alcune più riconoscibili, altre meno, qualcuna proprio nascosta o sconosciuta e allora devi metterti lì a scegliere, a maneggiare, pronta anche a qualche sorpresa spesso non gradita. Però, alla fine ti senti meglio, alleggerita da quel peso ed anche consapevole di aver riutilizzato tutto il recuperabile. La parte di indifferenziato che proprio non sei riuscita a separare ed a riconvertire, la puoi tranquillamente eliminare e dimenticartene.
Ma può capitare di trovarsi con rifiuti tossici o, comunque, ad alta pericolosità. Scorie insomma.
Le scorie di una giornata sono quanto di più sgradevole da dover gestire, non le puoi eliminare, provi e riprovi a distrarti, a seppellirle nei recessi più oscuri della tua mente... niente, loro riaffiorano sempre con tutta quella loro carica nociva che sai essere distrutti. Non le puoi riciclare perché inquinano qualsiasi altra cosa, impossibile dare loro un senso, trarne un qualsiasi insegnamento.
Non puoi neanche spedirle nei paesi sottosviluppati o darle a smaltire alla camorra... ti tocca tenertele, ammucchiarle da una parte sperando di non accumularne troppe e che i contenitori siano a tenuta stagna.
Chissà se alla fine dei tuoi giorni ti presentano una tares...

5 commenti:

Ilmondoatestaingiù ha detto...

Sarebbe proprio una bella sfiga doverci pagare sopra pure le tasse, eh? :)

Un abbraccio, sed :*

Sammy ha detto...

A volte i pensieri sono come l'acqua che ti impregna i vestiti, evaporano e sembrano scomparsi, ma poi ricadono con la prossima pioggia. Quindi attenta a differenziare bene che il giro è stretto.
:)

sed ha detto...

Ma noi siamo gente fortunata... nessun timore! :)
Baci world :)

sed ha detto...

Sammy... in effetti non sono poi così sicura di separare bene. Dici che questo ha inficiato certi pensieri riciclati?

Sammy ha detto...

forse... ciclici :)