martedì 25 febbraio 2014

(g)orgogl(i)o

Credo di essere stata orgogliosa, un tempo. Ricordo perfettamente di aver annoverato questa caratteristica tra i miei difetti, per cui, se lo pensavo, forse lo ero davvero,  ma da ragazzi l'orgoglio sembra  materia prima per plasmare la futura personalità ed anche in seguito, sebbene il suo eccesso porti inevitabilmente a commettere errori, più che un difetto, appare come un segno distintivo di carattere.
Allora, prima di capire se lo possiedo ancora o no, sarebbe interessante sapere se è un elemento positivo oppure no... Voglio dire, se avere orgoglio, in questo nostro vivere, è qualcosa di doveroso, di necessario, di opportuno, averlo perso sarebbe una regressione, un peggioramento...  ma se è un peccato, uno sbaglio, un demerito, allora è un passo avanti.
Non so, sono confusa... Di certo, non sono un tipo che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, anzi, come diceva Troisi, io non pretendo neanche che stiano fermi, si possono pure muovere! Però i cedimenti non è che mi scivolano addosso, li sento, mi feriscono, me li ricordo e mi fanno adottare strategie che forse non sembrano proprio le più furbe, ma che per me hanno un senso.
Insomma, come dire, un conto è non avere orgoglio ed un altro è averlo ed essere disposti a lasciarselo anche calpestare.
Ah, no, un momento... c'è l'oracolo Wikipedia, lo psicoterapeuta online...
Il termine orgoglio si riferisce ad un forte senso di autostima (ahhhhh, ecco!!! autostima! Eh, ma allora non è roba mia, non ci sono dubbi) e fiducia nelle proprie capacità (come si dice, questo toglie il vino dai fiaschi), unito all'incapacità di ricevere umiliazioni  (ehhhh, hai voglia se sono capace! Non mi piace ma ho imparato) e alla gratificazione conseguente all'affermazione di sé, o di una persona, un evento, un oggetto o un gruppo con cui ci si identifica (certo che mi gratifica.... le rare volte che mi succede, mi gratifica eccome).
Un'espressione comune, sinonimo di orgoglio, è "avere un'alta opinione di sé".
Ok, chiarito il dubbio. Penso che la mia quantità di orgoglio sia davvero modica, pienamente al di sotto dei limiti consentiti.
Resta il dubbio se questo sia un bene oppure un male... mmm... qui mi viene in aiuto Wikipedia con le sue citazioni.. Ecco, Vasco Rossi esorta a fottersene dell'orgoglio che ne ha rovinati più lui del petrolio, che mi sembra pure un bel motivo ecologista... Del partito antiorgoglio fa parte  Madre Teresa di Calcutta ed accreditati filosofi e scrittori, ma anche Marsellus Wallace nel  monologo di Pulp Fiction... insomma, non siamo solo santi, ma anche fighi!

E per la canzone, sì lo so che venivano bene gli U2, ma io è da quando ho in mente questo post che canticchio questa...




6 commenti:

Sammy ha detto...

Può anche essere un bel sentimento l'orgoglio, come la caparbietà o la pazienza.
Non sono d'accordo che sia necessariamente legato all'autostima, quando lo si sente ferito, in particolare.
'notte

Dantès ha detto...

ecco, pur'io ho pensato a Vasco Rossi prima che agli altri...

sed ha detto...

ma tu sei meglio di wiki, Dantés :)

sed ha detto...

sammy, l'autostima, secondo me è quella che determina la misura della difesa dell'orgoglio.

Lo scrittore mascherato ha detto...

Io considero l'orgoglio una cosa bella :-)

sed ha detto...

come ogni cosa, credo che dipenda dalla quantità e da come questa governi scelte e rapporti.
Insomma, averlo ed usarlo sono due cose diverse. Penso.