martedì 1 aprile 2014

trappole

E' che non so più fare progetti e la cosa inizia ad essermi fastidiosa.
In principio non ci ho badato, anzi, forse ha coinciso anche con un vago senso di libertà, mi sembrava quasi di poter prendere respiro, di concedermi una meritata pigrizia... ma adesso stanno emergendo tutti i limiti, tutta una sintomatologia preoccupante ed un'insoddisfazione ormai palpabile.
Però non ci riesco. Oh, sono bravissima ad incastrare impegni ed imprevisti, tutto quello che, per così dire, sono obbligata a fare... sì, talvolta sono cose che ho scelto io, persino che mi piacciono, ma automaticamente le ho fatte diventare incombenze dovute a qualcuno o a qualcosa, magari più piacevoli di altre, ma comunque esterne a me. Riesco a rendere l'idea?
Progetti veri neanche a parlarne, non sono capace di mettere in cantiere neanche cose banali, o magari pratiche. La mia testa elabora un'idea, me la manda ed io la accolgo con entusiasmo. E poi si ferma. Ho un rifiuto totale per quella pianificazione che poi mi costringerebbe a vincere l'apatia.
Come dicono i Subsonica Ci sarebbe da capire come è stato facile congelarsi sotto tutti i nostri desideri e sentirli inutili... perché credo che sia esattamente questo che mi è successo. Forse è dovuto in parte alla mia indole insicura e paurosa, ricordo in passato l'ansia che mi prendeva quando mi accingevo a fare qualcosa che usciva dalle mie consuetudini. Poi sono arrivati gli anni più difficili, quelli che ti fanno fare i conti con la sopravvivenza legata a fili che vedi mano a mano farsi più sottili... A quel punto fare progetti ti sembra una sfida ad un nemico che è bene non svegliare e ti astieni.
E ti abitui.
Come dire, forse il nemico non c'è neanche più, ma tu continui a sentirne il terrore. E' il percorso del progetto ad operare il collegamento, a riportarti sensazioni destabilizzanti e così lo eviti.
Solo che adesso questa cosa si è espansa, non la controllo più ed è l'ora di metterci uno stop. Ma da cosa iniziare? Da cose semplici e poi salire a quelle più complesse, come verificare il funzionamento del telefono di casa (è più di un anno che non funziona)? Installare la stampante (sette o otto mesi che è nella scatola)? Cambiare le tende (magari anche pulire i vetri)? Fare un nuovo tatuaggio (e pensare che mi piacerebbe pure)? Comprare il divano (va beh, per questo ho la scusa dei soldi)? Tinteggiare la camera, rifare il bagno, mettersi a dieta... Wow... sento già salire l'ansia.
Devo iniziare da qualche parte... Ok, l'ho già detto un sacco di volte,  ma anche questo è un progetto e quindi si torna a capo...
O forse no. Ho aggiustato il telefono.
 
 
 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Fare e disfare,ma non si torna a "capo".... perchè cosa fatta "capo" ha! :) ciao -A-

sed ha detto...

Sono io a non avere "capo" :-)

Sammy ha detto...

Partirei dalla stampante...e poi stamperei il biglietto aereo :)

sed ha detto...

La stampante l'ho montata, ho messo pure la carta e le cartucce... però da domenica non ho ancora fatto installazione sul pc...
Per il biglietto... va bene anche il treno?

Sammy ha detto...

ma certo!