venerdì 13 giugno 2014

respiri normalmente

E' la prima volta che fa questo esame?
Da questa parte della porta sì, vorrei rispondere, ma dubito che il mio sottilizzare interessi a qualcuno e mi limito a dare conferma alla domanda tenendo per me le mie riflessioni. A volte dimentico di quanto sia labile il confine tra un commento che capisce solo chi lo dice, ed una battuta scema di cui non si capisce la necessità.... ma il perché io senta spesso questo estremo bisogno di ironizzare anche quando non dovrei, è un mistero. Accade anche qui, no?
Ma parlavo di confini. Una porta, un vetro, un nome su un foglio di carta... in una vita sei fuori ed  ascolti la voce dell'altoparlante dare istruzioni su come respirare, sei in una sala d'aspetto ad immaginare cosa avviene in sala operatoria, sei a fare illazioni su cosa significa essere malati... poi, improvvisamente, come se fosse in un'altra vita, sei a fissare quella specie di lavatrice che sentenzia il tuo futuro, sei a trattanere il respiro o a respirare normalmente, sei a fissare la lampada di una sala operatoria, sei di nuovo a sentire quella paura del futuro che è la stesssa di prima eppure è diversa, perché non è un'altra vita, è sempre la stessa e tu ci provi a respirare normalmente ma è dannatamente difficile farlo  se ti sembra di essere imprigionato dentro ad un angolo giro.

7 commenti:

Sammy ha detto...

Immagina un abbraccio grande... no... di più!

Anonimo ha detto...

..ed immaginane anche un altro grande grande grande..quasi da piovra!!!!! :) -A- ♏

sed ha detto...

basta che tenete chiuse le pinze, eh????

Ilmondoatestaingiù ha detto...

Ovunque tu sia ora, un abbraccio, Sed

Anonimo ha detto...

Ciao Sed,un abbraccio.. Andrea

Anonimo ha detto...

Cara Sed, è tanto che non scrivo in un tuo blog e non avrei mai pensato di farlo in queste condizioni. Ci siamo conosciuti qui e qui voglio mettere le mie ultime parole per te, anche se non le leggerai... o forse si, voglio pensare che dall'altra vita potrai leggerle. L'altra vita, quella del pianeta sedna, quella del sediventassi un'altra... e io sono convinto che ora non avrai più paura, non sarai più angosciata da questa vita che non ti ha dato tutto quello che avresti meritato, che avrai tutta quella leggerezza che volevi senza doverti sentire in colpa, senza pensare di non potertelo permettere. Voglio pensare che ti sentirai innamorata ogni giorno, sono convinto che sarai felice perché lo meriti! Se esiste un Dio è in debito con te, e se non esiste è lo stesso, esisterà qualcosaltro e, in ogni caso tu, dolce sed, sarai felice. Perché se per me sei stata una persona bellissima, lo sei stata anche per tutti quelli che avevi intorno. Se hai lasciato un vuoto così grande a me che ti ho visto una volta nella vita, non posso immaginare il vuoto che hai lasciato agli altri...e a questo punto so che ci faresti anche una battuta :-)
Mi manchi tanto.
Ti voglio bene e te ne vorrò sempre dovunque tu sia...
Dok

enzorasi ha detto...

Vedi Sed, non ci conosciamo ma le parole restano a significare una grande commozione. Qualcosa resta, una traccia, un frammento di sogno, un'idea imprecisata ma immanente. Sei rimasta Sed. Per sempre.