sabato 21 maggio 2011

cuori in scatola (un anno in salita)




9 Gennaio 2011

Guastare l'albero di Natale non è poi male, specie quando si sono trascorse le festività un po' controvoglia come è successo a me: nessuna nostalgia mentre si ripongono le scintillanti decorazioni ma, anzi, una certa impazienza di chiudere nella scatola tutti i desideri che ci si era dimenticati di esprimere e che sono rimasti lì, inutili ed inespressi. E se non si prova alcun dispiacere di metter via qualcosa di cui si aspettava ancora di aver voglia, ecco che l'inevitabile e automatica attività di riordino può assumere persino qualche interessante connotazione. Certo, se non si possiede quella innata tendenza all'autointristimento....
Il sollievo di poter finalmente accantonare un periodo che non volevo vivere, mi fa paradossalmente sperare, ma solo di sfuggita, che quando, tra undici mesi, riaprirò questa scatola, magari sarà tutto diverso, ma il brivido che accompagna questo pensiero mi fa pentire di aver involontariamente formulato qualcosa che mi fa paura e che non voglio in testa.
Meglio chiudere bene. Anche quel che non avevo tirato fuori.



Ma se più per meno fa meno e meno per meno fa più, essere contenti della propria malinconia, cosa fa?

Nessun commento: