sabato 21 maggio 2011

Perché dopo che le parole in cui inciampi ti sono riecheggiate nella testa, si depositano. Profonde.











Niente fa più eco di una cassetta della posta vuota.
(Schulz)


25 Luglio 2010



Una volta qualcuno mi raccontò di come a volte sia necessario demolire qualcosa per poterlo ritrovare di nuovo. Distruggere quello a cui si tiene tanto sembra davvero impossibile, si teme di perderlo per sempre e si preferisce tenerlo fatiscente e danneggiato piuttosto che vederlo scomparire per sempre. Ma se si trova quel coraggio, si rinuncia a tutto e si fa tabula rasa decidendo poi di ricostruire daccapo, allora le cose più preziose che avevamo così paura di perdere e che tenevamo in condizioni precarie, ecco che tornano a noi intatte e perfette, persino migliori di come le ricordavamo.
La paura di privarci di qualcosa offusca la percezione che ne abbiamo, ci impedisce di goderne a pieno, ci priva della capacità di affidarci a noi stessi.
Io non sono brava in questo esercizio. Le mie opere di demolizione non mi portano tutti questi risultati, non so, evidentemente sbaglio qualcosa… Eppure ogni tanto questa sorta di smania distruttiva viene fuori.
Vediamo cosa ritroverò adesso.







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