venerdì 8 giugno 2012

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Questo post lo comincio dal fondo, quindi con quella specie di morale che generalmente mi invento tanto per avere l'impressione che il ragionamento mi è servito a qualcosa.
La mia perla di saggezza, stavolta, dice che "se vuoi stare bassa per evitare di cadere, allora evita di mettere i tacchi".
In realtà i miei non erano tacchi, ma zeppe, teoricamente più sicure ed effettivamente non mi pare di aver mai avuto incidenti simili... anzi, mi ricordo quella volta, per il matrimonio di mia cugina,  che scivolai uscendo poco prima della sposa, finendo con il sedere per terra davanti a tutti gli invitati... e lì avevo sandaletti assolutamente piani.
Ma se c'è sempre una prima volta, oggi è stata quella di lanciarmi dai miei dieci centimetri di zeppe e atterrare splendidamente  a faccia in giù su un marciapiede.
Ora, lo so che è stupido, ma mentre rovinavo a terra, il mio primo pensiero è stato quello della terribile figuraccia che stavo facendo e, come a rallentatore, sono passata per i vari livelli della vergogna:
1) Accidenti, che brutta cosa inciampare in una via del centro di Firenze.
2) Oh, vuoi vedere che stavolta batto una ginocchiata?
3) Uhhhh... questo marciapiede lo vedo sempre più vicino!
4) Ma dove cazzo sono finite le mani (credo che anche una come me possa pensare "cazzo" in questi frangenti, no?) Qui mi rompo i denti....
Il 5) sarebbe stato appunto qualcosa di molto sdentato ma, fortunatamente, mi sono fermata al 4), vale a dire solo alla paura di "smusarmi" ed infatti, la prima cosa che ho fatto dopo la notevole botta è stata quella di passarmi la lingua sopra ai denti per sincerarmi che ci fossero ancora.
Rassicurata di questo ma ancora totalmente inebetita, ho sentito qualcuno che si preoccupava di aiutarmi e così mi sono resa definitivamente conto che la spiacevole situazione non era accaduta all'avatar che a volte penso di mandare in giro al posto mio, ma proprio a me... proprio alle mie ginocchia e, soprattutto, proprio al mio mento ed al mio labbro superiore.
Ma la cosa strana è stata che più aumentava il dolore e più diminuiva la vergogna e restare a terra non mi sembrava più così terribile come mi era parso prima di cadere... Voglio dire, uno sta sempre a temere il peggio, a cercare di evitare di toccare il maledetto fondo, ma per quando duro (e posso certo dire che lo è duro...), il fondo ha anche un qualcosa di rassicurante... sì, insomma, una volta verificati gli effettivi danni, ci si rende conto che più giù di lì non si può andare, quindi, d'accordo che fa male, ma passerà, no?
E per tornare al tema iniziale, forse non è che a non volare ci si salva dalle cadute, o forse, se cerchiamo stratagemmi per elevarci comunque, magari non è proprio vero che non desideriamo fare qualche voletto...
Ok, la botta che ho preso non mi consente di spingere oltre questa riflessione e, onestamente, il ginocchio blu e il labbro da pugile non mi permettono neanche di dire che si è trattato di una caduta proficua... e, allora, come lo finisco questo post? Ah, ma che scema, la conclusione l'ho messa all'inizio, no? Quindi non devo che mettere il titolo...


   ri-costruzioni
    (titolo cambiato per ispirazione notturna)


16 commenti:

Sammy ha detto...

massima solidarietà, l'anno scorso sono inciampato in un marciapiede cadendo a peso morto e sono stato raccattato da un centenario compassionevole :) quindi massima solidarietà e comprensione! (ah ovviamente io non avevo i tacchi o le zeppe, neh! )

silvietta ha detto...

Amica mia.. (innanzitutto un abbraccio e una pacca sulla spalla!) sai neppure io sono esattamente una reginetta di bellezza...eh no, un ematoma violetto è tutt'altro che un seducente tatuaggio all'hennè..una sbucciatura macroscopica fa più bimbetta ai giardini che femme fatale.. poi se pensi che io cado anche senza i tacchi :(( ho provato con caschi, protezioni e quant'altro e attutiscono si le cadute, ma il rischio non si elimina. E cmq anche solo il rischio mi fa star male.
Allora ho cominciato a girare strisciando gattoni ma faceva male lo stesso. Ho anche deciso di fermarmi del tutto una volta! Ma da ferme corriamo un unico rischio: che il mondo ci cada addosso.. :)

sempre io ha detto...

ps: un grazie alle ispirazioni notturne (anche)

sed ha detto...

silvietta... infatti a me è caduto addosso il marciapiede!:)

sed ha detto...

sammy... ti è venuto anche a te un labbro a canotto?

silvia ha detto...

cazzo! :D

Sammy ha detto...

no nani, fortunatamente no. come stai?

sed ha detto...

sammy... per un po' ho pensato che tu, con la caduta, avessi sterminato dei nani... invece ti invidio perché io nelle mani non mi sono fatta neanche un graffio! :) (sto quasi bene, oggi)

sed ha detto...

silvia... è esattamente quello che ho pensato anche io! :)

Jamais Vu ha detto...

Forse chi è abituato a stare in alto non inciampa mai, chi ha sogni sopra e dietro le nuvole o poca strada da fare..

Jamais Vu ha detto...

Ma il 'perchè io no' è sempre in agguato

sed ha detto...

forse dovremmo dire "io quando?"

silvi ha detto...

bellaaaaaaaaaaaaaaaa

sed ha detto...

parli del mio sexissimo labbro pseudocollagenoso?

kikina ha detto...

Segui il mio labiale b-e-l-l-a-a-a-a-a ! oh!

Jamais Vu ha detto...

e cosa stiamo aspettando?