giovedì 28 febbraio 2013

con-fusione... la solidità di un pensiero va a quel paese... o a questo

Sì, lo ammetto, ho fatto anche io le battute... cioè, prima mi sono a-bbattuta... caspita, quando lunedì sono uscita dall'ufficio, dopo un pomeriggio solitario tra notizie alla radio, commenti (altrui) su twitter e poco altro, ero così affranta, incredula e desiderosa di un minimo sfogo che ho aggiornato dei risultati la cassiera della Coop! Così, dopo, l'unico modo per superare in qualche modo la faccenda è stato irinizzarci sù, no? E anche io ho fatto le stesse considerazioni di tanti sul livello di imbecillità dei votanti e, di conseguenza del popolo  a cui appartengo, anche io ho cercato di condividere la mia desolazione con tutti quelli che ho presunto (talvolta anche senza rendermene conto) potessero provarla a loro volta.
Anche io mi sono sentita diversa, pensante, consapevole.
Poi però qualcosa ha iniziato a suonarmi strano. Alcune battute  non mi sono piaciute anche se le aveva fatte gente che stava dalla mia stessa parte e, al contrario, alcune cose che hanno detto quelli dell'altra parte mi sono piaciute...  e poi tutti quelli "intelligenti" sembrano sapere esattamente cosa non si deve fare, o dire, o pensare, o votare... e sono tanto intelligenti che si guardano pensa dal buttarsi nella mischia, perché sanno benissimo che  dall'altra parte c'è l'intelligentia che ti fa a fettine qualunque cosa tu faccia. Ad esempio, guardiamo il PD... tutti a criticare Bersani che non sa comunicare, però di Renzi dicevano che era uno che sapeva solo comunicare, si dice che bisognava rinnovare e che il problema è che i giovani non si fanno avanti, però poi Renzi era "il ragazzino" che voleva arrampicarsi.
Io non ci sono andata alle primarie. Mi piaceva Renzi ma poi, guardando certe facce che lo sostenevano mi sono detta che non potevo avere nulla in comune con loro. E poi, tutti a dire che era di destra... Bersani mi piaceva molto meno e di responsabilità per tutto il non fatto ne ha avute eccome, però lo sosteneva gente  a cui davo anche credito... sebbene a volte ho sentito fare certi discorsi anche a loro...
Così non ho votato nessuno dei due.
Però ho votato PD alle elezioni, quindi Bersani. C'è una logica in questo? Beh, per me sì. Però magari c'è una logica anche per l'introvabile elettore medio del PDL, seppure mi sfugge assolutamente quale. Di sicuro una logica ce l'ha quello che ha votato M5S... sì, certo, per me Grillo sta alla democrazia come D'Alessio sta alla musica (oh, sono andata a vedere su google se si scriveva d'alessio o dalessio), però poi sento certi discorsi dei suoi eletti che sono come acqua fresca in confronto alle fogne di tanti politici e giornalisti e, del resto, non ero stata io che tanti anni fa avevo sperato in qualcosa che desse un bello scrollone alla casta?
Insomma, pensa che ti ripensa, alla fine mi sono resa conto che forse tanto diversa, pensante e consapevole non lo sono  neanche io... di sicuro non faccio parte dell'intelligentia, per cui mi sa che non devo guardare molto lontano per trovare il popolo degli imbecilli. Tipo, allo specchio.
 
 
una canzone di sanremo ci stava bene





 

5 commenti:

Ilmondoatestaingiù ha detto...

Esclusa la conclusione potrei aver scritto io questo post, anzi, mi hai tolto la fatica di farlo :)

La conclusione, per me stesso, è diversa, più articolata. E coincide con il fatto - che mi è stato più volte buttato in faccia - che non mi sono mai impegnato seriamente in politica. Non che questo possa aver cambiato qualcosa: ho un'amica, che ho votato alle regionali, che sta usando ogni suo momento fra assessorato in comune, impegno sociale, sensibilizzazione, banchetti in piazza, oltre al suo lavoro di professoressa universitaria. Alla fine è cambiato qualcosa? No, ha avuto ampi riconoscimenti in città, ha preso più preferenze di tutti, ma non è bastato né per lei personalmente, né per cambiare qualcosa.

E qui entra la disillusione ragionata: può cambiare qualcosa se il "metodo" con il quale gli italiani scelgono la classe politica utilizza altri criteri? Mi spiego meglio (e tu hai buttato li il germe del problema): se gli italiani scelgono in funzione della comunicativa, del messaggio di pancia, ha spazio chi fornisce loro un messaggio ragionato? No, a meno che non sappia rivestirlo con impatti di visione.

Ecco, questo è mancato alla sinistra, pressoché sempre. Quelli che dicono che Renzi avrebbe vinto hanno intuito questo elemento: lui sa comunicare. Il problema è cosa comunica: come a te, anche a me le idee del Renzi non mi esaltano per nulla, anzi. E io credo che abbia perso le primarie proprio per questo: il popolo di sinistra è probabilmente l'unico che ha mantenuto - per storia, per cultura, non so - un po' di sensibilità al ragionamento politico, e ha colto in Renzi le idee piuttosto bislacche nell'ambito della sensibilità di sinistra. Ma non è che le idee paghino: vedi Vendola, con idee ben spaginate, che si piglia un 2% (non ricordo i numeri, ma direi che è quello il valore).

Purtroppo l'italia odierna richiede leaders, capaci di dare visioni ma che abbiano idee. Il panorama che ci è davanti contiene leaders senza idee (chi protesta, e aspetto di venir smentito dai fatti), leaders con idee a proprio favore (è necessario spiegare chi?), persone con idee ma incapaci di leadership (bersani, vendola), leaders nel campo sbagliato (Renzi, sarebbe stato perfetto come cavallo per Monti, avrebbe svuotato il pdl), vecchie cariatidi che non ne hanno mai azzeccata una (D'Alema, Veltroni).

Solo una proposta così triste può giustificare il quadro odierno, altrimenti bisogna pensare che gli italiani siano il popolo più coglione del pianeta. Forse sono solo quelli che hanno perso la cultura più alla svelta, invece....

sed ha detto...

temo che tu mi faccia meno imbecille di quel che sono (ed il fatto che io abbia appena scritto una cosa simile lo conferma!):)
A me molte idee di renzi non dispiacevano affatto, anzi, convincevano più di quelle di bersani però ammetto che quel che mi piaceva di più era uno stile (e qui, certo, la comunicazione c'entra molto ma non è l'unica cosa perché se vendi solo fumo ci se ne accorge), il che non mi renderebbe molto diversa da chi ama lo stile di coluichenelmioblognonsaràmainominato (ok, uno stile "maiale", ma comunque uno stile... c'è a chi piace)...
Poi, comunque, hbo seguito una logica molto personale che, mi sendo conto, non sembra essere nata da un effettivo impegno neuronico... ma giuro che invece lo è stato!
Insomma, che volevo dire? non mi ricordo più... e quindi la mia conclusione rimane valida per me!

Sammy ha detto...

Io credo che abbiamo di fronte uno scenario "importante", che può essere una svolta decisa o una pagliacciata. Il M5S se riesce a strutturare l'intervento in politica minimizzando la distanza con l'elettore (e quindi la rappresentanza) può essere una vera svolta. Se non altro per l'età media, che non è un valore di per sé, ma vista la gerontocrazia che ci governa rappresenta un taglio dal passato. Se però entra nelle logiche burocratiche e di strategia parlamentare naturalmente tenderà ad assomigliare al PD-(con e senza)-L. Fatto è che se proprio doveva vincere era meglio vincesse con il 51%. Ma potrebbe essere per la prossima volta, se vicina.
Bersani mi ricorda quei pensionati che rimangono al lavoro come consulenti perché a casa non hanno nulla da fare, e mai hanno fatto nulla al lavoro. Di Renzi ammiro il tempismo, è velocissimo a saltare da un carro all'altro. Mi spiace essere andato lungo ma in alternativa avrei dovuto scrivere "...".
;)

Sammy ha detto...

rileggendo non vorrei aver creato fraintendimenti... io ho votato Ingroia. Perché sembrava un commento da grillino nel blog dell'unica stella che seguo.

sed ha detto...

:) questa è una stella senza movimento... però, anche se Grillo non mi piace (e le attuali dichiarazioni rafforzano la mia impressione, oltre che per i contenuti anche per il modo), adesso spero davvero nei grillini.