domenica 16 giugno 2013

legger-mente (filosofia del persiero leggero)

L'oroscopo mi piace. Non lo considero, ovviamente, qualcosa in cui credere... figuriamoci, dubito di questioni  molto più argomentate, ci mancherebbe che mi affidassi ad esercizi di fantasie stellari... Ma poiché proprio la fantasie e le stelle sono elementi che mi stanno simpatici, l'oroscopo mi piace, mi diverte, lo considero da sempre un'opportunità di riflettere su aspetti casuali... un po' come le  metafore, insomma...
Sì, lo so, c'è Brezsny. Però non è stato grazie a lui che ho iniziato a considerare gli aspetti ludici e riflessivi della questione. In realtà è stata mia nonna ad insegnarmeli e molto tempo fa.
Mia nonna scoprì l'oroscopo con le vacanze per gli anziani e le radio private. Non si chiese mai il perché qualcuno si fosse scomodato ad inventare segni zodiacali, calcolare metodi di appartenenza e dilettarsi con interpretazioni di congiunzioni astrali e non è che poi si lasciasse condizionare dalle previsioni, ma teneva sul comodino una radiolina che accendeva appositamente per questo evento mattutino e non si perdeva una parola dell'oroscopo di Radio Montecarlo. La cosa particolare è che aveva associato almeno una persona, familiare, parente o amico, ad ogni segno zodiacale e così giocava a pensare alla giornata che ognuno di loro avrebbe avuto.
Ok, sembra una sciocchezza eppure a me ha dato sempre una sensazione piacevole, forse perché lei lo faceva con evidente divertimento e innegabile partecipazione. Un modo per pensare ogni mattina alle persone a cui in qualche modo teneva, un'attenzione quotidiana alla loro esistenza, al loro esserci, vicini o lontani che fossero.
Capitava poi che, talvolta, alla sera, quando qualcuno le raccontava di un qualche accadimento, lei lo ricollegasse a quanto sentito al mattino ed io ridevo dell'evidente casualità della cosa e da allora ho spesso giocato anche io a trovare nella mia giornata l'elemento che in qualche modo poteva essermi stato preannunciato.
E ancora oggi, quando mi capita di ascoltare un oroscopo, non spesso, mi viene spontanea quell'associazione segno-persona-volto-pensiero. E ringrazio mia nonna per avermi insegnato il gioco del pensiero positivo, del saluto mentale, della ricerca di spunti di riflessione anche dalle cose apparentemente banali.
 
 
 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao sed,
un bel post riflessivo sull'oroscopo :)
io gli oroscopi li leggevo molto tempo fà e anche a me capitava di collegare i vari segni alle persone che conoscevo e mi chiedevo se quelle parole scritte corrispondessero ai reali avvenimenti giornalieri... non ho mai constatato però, perché subito dopo aver letto, resettavo tutto :)
ciao e buona domenica!

Sammy ha detto...

Io Brezsny lo ucciderei con un grissino

sed ha detto...

sammy... con me ti ci vuole almeno una baguette!

sed ha detto...

Grazie Mara.. anche io non ascolto più gli oroscopi... forse dovrei.