sabato 21 maggio 2011

c'est le vent... seddi

6 Ottobre 2010

Finalmente è autunno. Questa si che è la stagione adatta a me, non l’estate con quel suo carico di aspettative che seppure “ormai non ci credi più” poi scopri che in fondo un po’ ci credevi ancora, con quella sua luce esagerata che ti rende tutto più visibile e più a lungo e che sembra rendere brillante anche il grigio, con quella sua inevitabile esposizione di pelle che attiva terminali nervosi che neanche ti ricordavi di avere, con quel suo cielo che ti fa venire voglia di volare anche se non hai le ali e poi, tanto, che te ne faresti delle ali visto che hai paura…

No, no, viva l’autunno quando invece torni a coprirti e a nasconderti, quando i colori ci sono, si, ma devi andarli a scoprire, sono densi e pastosi e sembrano aver imprigionato il sole e forse i tuoi mille sogni sprecati, quando la pioggia sembra durare all’infinito e sai che non farà germogliare speranze ma laverà almeno quel sale che brucia sulle ferite, quando la lana ti abbraccia e la casa ti coccola e non hai più il rimorso di perdere una bella giornata.

Che meraviglia l’autunno con i mucchi di foglie che frusciano mentre cammini e che poi si fanno tappeto da calpestare senza far rumore come succede con le tue rinunce silenziose che adesso sono lì, aperte come le lappe dei castagni quando non sono più verdi, altere e pronte a pungere.

Verrà il tempo del freddo, della neve e del letargo che lenisce e protegge. Forse guarisce.

Ma ora, che bello poter essere tristi!

autunno

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