sabato 21 maggio 2011

di.stanze (e di muri)



Se guarderai a lungo nell'abisso, anche l'abisso vorrà guardare in te.
(Friedrich Nietzsche)




Ultimamente ho un problema con le scritte piccole. Cioè, in realtà ce l'ho sempre avuto, sono esageratamente miope e praticamente è dall'età di quattro o cinque anni che ho l'ebitudine di avvicinare agli occhi l'oggetto della mia attenzione... è un riflesso automatico.
Solo che gli anni passano ed avendo ormai scavalcato le quarantacinque primavere (forse dovrei dire inverni, visto che sono nata in febbraio) i miei occhi hanno pensato bene di allietarmi con quel simpatico fenomeno della presbiopia. A dire il vero, essendo questo difetto esattamente il contrario della miopia, io speravo che il suo sopraggiungere avrebbe migliorato la mia situazione... insomma, meno per meno fa più, no? Invece adesso, quando avvicino una scritta agli occhi per leggerla meglio, si confonde ancora di più e questa è una sensazione stranissima; è un po' come travare completamente sbiadita la pagina delle soluzioni della settimana enigmistica, ecco.
Vabbe', si può pensare, che ci vuole? Basta allontanare la scritta. Si, ma se allontano troppo è la miopia che non mi fa leggere i caratteri, insomma, bisogna trovare il punto esatto in cui i due difetti si compensano in maniera accettabile e che, comunque, non è sempre completa.
Ma non ho scritto questa cosa per lamentarmi di nuovo della mia precaria condizione visiva... Il fatto è che, ieri, mentre facevo tutte queste prove tentando di leggere un numero di telefono sull'elenco (impresa risultata impossibile), mi è venuto da riflettere che io mi sono comportata da miope per una vita un po' in tutte le circostanze. Voglio dire, di fronte a certe situazioni, tendo a cercare di avvicinarmele per capirle meglio o, addirittura con l'idea di risolverle. Ma forse ci sono situazioni che hanno bisogno di essere allontanate per essere viste meglio e, magari, ultimamente ho tentato pure di farlo (più per casualità che per ragionamento) ma questo non basta, occorre trovare il punto esatto altrimenti si rischia di perdere nuovamente il soggetto.
Ah, si, proverò anche con gli occhiali.... seppure devo ancora capire a cosa corrispondano nella mia piccola metafora.
In ogni caso, forse è meglio che mi allontani dall'abisso prima di caderci dentro.

Give me all the peace and joy in your mind

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