sabato 21 maggio 2011

sogni labili, segni indelebili


23 Agosto 2010

Che se gli occhi sono lo specchio dell'anima (io ho qualche perplessità in proposito), la pelle è il suo diario.
In ogni segno troviamo ciò che abbiamo vissuto, i passaggi del tempo che è trascorso, le tracce del nostro equilibrio o della sua assenza, la mappa delle nostre radici.
Io, ad esempio, ho la pelle chiara, delicata, che si segna con facilità (non solo la pelle)... voglio dire, non lo faccio apposta, ci sono nata, è nel mio dna. E' la mia base di partenza, insomma. Poi ci sono gli avvenimenti e le scelte: il sole che scotta e non aver messo la crema, ad esempio. Oppure, un bordo appuntito e quella mia tendenza alla distrazione. Si impara a proteggersi e si decide quando esporsi e quanto rischiare. A volte si fanno male i calcoli e si resta segnati. Su una spalla ho ancora la macchia lasciata da una treccina che strusciava sulla pelle scottata dal sole, alla base dell'indice sinistro c'è la cicatrice di quando mi sono tagliata affettando il pane.
Dei famosi inestetismi, preferirei non parlare... sono scomodi testimoni di un certo mio stle di vita, di alcuni problemi mai veramente affrontati, nonché di una certa pigrizia di fondo, ammettiamolo! Le rughe invece non mi dispiacciono... anche se potevo affrontarle meglio, in fondo, sono inevitabili, no?
Sono piena di nei. Piccole imperfezioni, come le definisce l'enigmistica. I miei aumentano ogni anno, in alcuni punti sono addirittura lentiggini. Insomma, come i miei difetti. A me piace fantasticare e metaforizzare sui miei nei... ad esempio, a volte, penso che siano le mie parti buie che emergono, o piccoli fori con vista sull'anima, costellazioni dei miei desideri... oppure i baci dati, mancati, dovuti... una di queste tre a seconda dell'umore!
E infine ci sono i segni che non vedi, quelli che conosci solo tu. Perché non sempre ciò che gli altri ti scrivono addosso ti fa sorridere e sognare. Se sei fortunata, si tratta di cicatrici, ferite inferte e rimarginate più o meno velocemente, alcune rimangono in rilievo, altre spariscono quasi det tutto. Contarle e ricordarle non fa male, sono vittorie.
Ma poi, non so... ci sono punti della pelle che non guariscono mai. Non dipende dal tipo di incisione, a volte è poco più di un graffio eppure non si rimargina, magari smette di sanguinare per un po, ma rimane comunque aperto. E brucia. Io credo che siano punti vitali, ecco. Non è come per gli organi che sappiamo quali essere più importanti e da proteggere... No, evidentemente per la pelle è diverso, forse ci sono punti in cui sotto non c'è carne o ossa ma direttamente anima.
E se incidi lì, non guarisci mai.


albe meccaniche

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