sabato 21 maggio 2011

una donna tranquilla


5 Agosto 2010

Stanotte ho sognato l'Irlanda. O, almeno, credo che fosse stata l'Irlanda, io non ci sono mai stata in Irlanda ma ovviamente ne ho visto immagini e soprattutto ho letto descrizioni, così un'idea me la sono fatta... che magari non è proprio aderente alla realtà ma questo lo scoprirò soltanto se un giorno riuscirò ad andarci (la vedo dura vista la mia fobia per il volo), nel frattempo i miei sogni possono sguazzarci nelle mie illusorie fantasie, no?
Comunque, diciamo che era l'Irlanda. E pioveva. Il che è altamente probabile in Irlanda, i miei sogni sono decisamente più coerenti di me. Pioveva ma io ero al coperto, in una camera credo... no, era senz'altro una camera perché c'era un grande letto con una bella coperta patchwork, che forse è un po' banale come cosa, ma che ci posso fare? E poi ci stava bene, regalava un'atmosfera calda e allegra allo stesso tempo. Dalla finestra si vedeva la pioggia che scrosciava fuori contro il verde del paesaggio... si, ok, quello che io immagino essere il classico verde irlandese.
E poi c'era la musica. Che non era una di quelle melodie sognanti di Lorena McKennit e neanche una marcetta tipo quella con cui Jonh Wayne si trascina appresso Maureen O' Hara in Un uomo tranquillo (adoro quel vecchio film), ma neanche Chain of fools da The Commitments (in un sogno che si rispetti, mi sarei aspettata quanto meno la citazione di uno dei miei tanti film preferiti) e tanto meno qualcosa cantato da Dolores O'Riordan. Che poi, a mente fredda, ci poteva stare bene anche qualcosa di molto romantico come C'est le vent Betty...
Invece, a fare da colonna sonora a questo quadro, nell'istante esatto in cui mi avvolgeva la sensazione di non essere sola in quel letto con l'incredibile e pervasiva consapevolezza che ti danno solo certi sogni, sono stati i Muse ... che avevo messo come sveglia nel telefonino.

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