Ho ricevuto notizie da un amico (generalizzando l'accezione) che si sta godendo meritate ferie all'insegna di serate divertenti e rilassanti. Al mare. Mi fa piacere per lui ovviamente... l'invidia che provo per chi può vivere l'estate è priva di qualsiasi pensiero malevolo, anzi, non è neanche proprio invidia, è più un senso di distacco, insomma, vedere la gente impegnata nelle normali attività mi fa sentire come se io vivessi in una specie di limbo. Vabbe', conosco già la sensazione, ci sono più o meno passata.
Più o meno... ecco, io sono spesso alla ricerca di riferimenti, qualcosa di già conosciuto che mi fornisca indicazioni sui limiti entro cui muovermi, come dosare le mie forze.
Il raffronto che mi è venuto in mente è quello del sentiero di montagna, non uno dei miei, belli ombreggiati da alberi che mitigano la fatica delle salite... no, penso piuttosto ad uno ripido e sassoso dove si alternano pendenze più o meno inclinate. Tratti pianeggianti, pochi. Il fatto è che non sai quanto è lungo. E nemmeno cosa c'è oltre. Solo che non puoi tornare indietro.
1 commento:
"E sembrerà strano, ma non mi manca il mare."
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