lunedì 30 gennaio 2012

la strega dell'ovest

Stamani la montagna era coperta. Non un nuvolone a cappello sulla vetta, ma un nebbione fumoso e denso che sembrava interporsi tra lei e me impedendomene la vista e persino l'intuizione.
Da casa mia non si vede la montagna, devo percorrere la via fino alla piazza dove, finalmente mi si para davanti sovrastando i tetti, mi dà il suo buongiorno e mi suggerisce che tempo fa davvero.
Ma non stamani.
Alle mie spalle, invece, ad est, un sole sbiadito filtrava da una vaga velatura che non impediva al cielo di avere una parvenza di azzurro. Quello l'avevo visto subito, dalla finestra di cucina, ma non faccio mai affidamento solo sul cielo dell'est.
La luce era strana, debole guardando verso il sole ma quasi brillante contro il grigio che scendeva fino a lambire le case più in alto.
Ho provato a fare il quotidiano  esercizio di metafora... cielo scuro di fronte e pallido sole dietro di me... l'occhio può scegliere dove guardare e continua a cercare la sagoma del monte dietro la coltre impenetrabile...
Troppo difficile. Oggi era meglio l'oroscopo.



No, era questa. Decisamente questa.

4 commenti:

Ilmondoatestaingiù ha detto...

La nube che avvolge la montagna e da essa scende è una metafora in sé. Per me anche un ricordo della montagna della mia infanzia. Solo che io avevo montagne a est e ovest... :)

la mia montagna

Anonimo ha detto...

certo mia poetica ed empatica seddina. la foschia come la nebbia crea un incanto. le cose incantate, letteralmente sono bloccate, impietrite da una magia.. ( bacio kiki)

sed ha detto...

World, la mia montagna è differente... anzi, era un vulcano! :)

sed ha detto...

miakiky: ora nevica... questa è la vera magia :)