mercoledì 25 aprile 2012

nella pioggia

La pioggia mi ha preso all'improvviso. Che poi fino a pochi minuti prima c'era il sole ed ho dovuto persino togliermi la giacca per il caldo... oddio, il cielo, se guardavi verso la montagna, non prometteva niente di buono ma, come al solito,  non mi sono posta il problema... prendere un po' d'acqua non mi sconvolge e, tra l'altro, mi capita pure spesso vista la mia poca frequentazione degli ombrelli.
Solo che quella di stamani non è stata una pioggerella, no... è venuto uno di quegli acquazzoni intensi e scroscianti che ti fradiciano anche se ce l'hai l'ombrello, figurati senza... Così, mi sono rifugiata sotto una delle tettoie aspettando che calmasse almeno un po'.
Ah, piccolo e trascurabile particolare, ero al cimitero ed il mio provvisorio riparo era un deserto corridoio di loculi.
Ora, per dovere di cronaca, devo dire che a me non dispiace il cimitero. Non che ne vada pazza ovviamente, ma non mi disturba, ecco. Sarà che è vicino a casa mia e che da bambina ci venivo sempre con le mie nonne, non so... Adesso, naturalmente, ci vengo con una certa frequenza, forse per una certa ritualità più che per altro. Insomma, non mi è di particolare conforto ma non è neanche difficile. Difficile continua ad essere mettere la sveglia sul cellulare, passare davanti al bancone dei gelati, prendere una tachipirina, leggere un libro, pensare di andare al mare... vabbe', questo per dire che aspettare che spiova dentro ad un cimitero non è così drammatico come si potrebbe supporre. Se non fosse che è pure un po' tardi e non c'è in giro più nessuno. Come al solito sono venuta troppo vicina all'ora di chiusura. Vuoi vedere che mi chiudono dentro? Ho scordato anche il cellulare... A parte che vorrei vedere a chi telefono e che gli dico... no, no... ricordo che una volta, da ragazza, con gli amici ci siamo venuti di notte ed abbiamo scavalcato, besta ritrovare il punto, no? In fondo che saranno passati, trent'anni?
La pioggia non accenna a diminuire. Questa estrema variabilità del tempo mi ricorda il mio umore... giornate tendenti alla grigia apatia, aria fredda che induce a consumarle in fretta, sprazzi di blu con incoraggiante ottimismo e poi, improvvisamente, il nero più nero. Solo che il tempo, lo so, prima o poi cambierà, mentre il colore di fondo del mio umore temo rimanga questo... sì, sì, saprò spennellarlo di colore, ma sotto, la sua vera consistenza rimarrà inesorabilmente nera?
Accidenti, sta diventando un post triste. Non volevo scrivere un post triste. Certo che ambientarlo in un cimitero non aiuta, eh? O forse sì. Se avessi fatto le stesse considerazioni con la fronte appoggiata al vetro della finestra di casa, secondo me, ne sarebbe uscito uno sicuramente più tetro, mi sarei soffermata su questo senso di inutilità che a volte mi prende, l'avrei sviscerato e descritto in ogni aspetto più deprimente...
Invece adesso l'attenzione è su di me, scarpe leggere ai piedi ed occhiali da sole sopra la testa, fiori e lapidi intorno, bloccata dalla pioggia e, forse, da un cancello chiuso... chissà a che ora riaprono al pomeriggio?

per la canzone...  il mio macabro umorismo avrebbe voluto mettere Thriller, ma c'è ancora dell'altro dietro a tutto questo, un altro che si può esprimere anche così...





10 commenti:

Ilmondoatestaingiù ha detto...

E' un'immagine molto significativa quella che hai data.

Ci devo pensar su... :)

sed ha detto...

significativa.... della mia attuale salute mentale? :)

Anonimo ha detto...

Ma non ci lascia mai sole. Perchè strapparci un sorriso, mper quanto ci costi, è più facile che toglierci la nostra malinconia

Anonimo ha detto...

Sed non ha publicato l'inizio!!!!!!Ora lo riscrivo!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Provo a dirti una cosa che non so come uscirà, nemmeno se ti sarà comprensibile, non posso nemmeno azzardare che c'entri.
Con mille ragioni,
abbiamo mille ragioni per lasciarci cullare dalla nostra malinconia, è diventata un porto sicuro, l'approdo dopo qualsiasi tempesta, è fatta solo di noi, le bastiamo, lei basta a noi.Ci sta bene addosso. Davanti a una bugia, a un'illusione, a una partenza, all'ennesima prova noi abbiamo il nostro impalpabile velo a proteggerci, che la notte diventa pesante e incapace di tenerci al caldo

Anonimo ha detto...

L'avevo salvato:)))

Anonimo ha detto...

Adesso devi leggerli al contrario:(

s ha detto...

questo commento me lo salvo anchio.. al contrario :)

sed ha detto...

qui si sottovaluta il mio acume!

Anonimo ha detto...

Nooooo sopravvaluto la mia comprensibilità:)