martedì 31 luglio 2012

movi-menti

Mi balla un occhio. Sì, praticamente è l'unica parte di me che si diverte al momento... In realtà è la palpebra inferiore ad avere questo battito inconsulto, però poi finisce che mi fa muovere anche la lente a contatto e quindi non è improprio dire che mi balla l'occhio.
La cosa va avanti già da diversi mesi, non in maniera costante ma abbastanza ricorrentemente ed in certi momenti è piuttosto fastidioso.
Neanche mi lamento, tanto la diagnosi te la dicono tutti prima ancora che tu abbia finito di parlare... Stress.
Del resto è perfettamente nel mio stile... Questo anno che mi è passato addosso come un trattore con il rimorchio, in cosa mi si poteva manifestare se non in un quasi impercettibile tic?
Non sono tipo da reazioni esagerate, io. Sono misurata, controllata. Senza dubbio c'è una parte di me che fa una gran fatica a mantenere la calma e la compostezza anche in frangenti particolarmente difficili, ma, tanto per ricollegarsi al post precedente, ormai il meccanismo è così forte e automatico che neanche mi accorgo di metterlo in atto.
Però, qualche settimana fa una reazione esagerata l'ho avuta, eccome. A scatenarla è stato un episodio non banale, anzi, decisamente importante, ma certo non paragonabile a quanto avevo vissuto recentemente e così la mia manifestazione ha lasciato abbastanza di stucco chi mi stava intorno.
Ora, io conosco esattamente le motivazioni, anche quelle meno evidenti e soprattutto meno onorevoli, che hanno aperto la porta alla mia eclatante esternazione, però, la perdita del mio consueto aplomb non è stata per niente piacevole e liberatoria e mi ha pure notevolmente imbarazzato. Un po' come quando vieni sorpreso a fare qualcosa di assolutamente banale da cui per anni avevi preso le distanze... che so... come se ti avessero scoperto addosso un paio di mutande viola con tanto di giglio bianco, dopo che avevi da sempre ostentato un assoluto disprezzo per il calcio (giuro che non ce l'ho!)!
Beh, la cosa incredibile è che l'iniziale stupore con cui è stata accolta questa mia presunta caduta di stile, ha lasciato inaspettatamente il posto ad una completa comprensione e totale indulgenza rispetto alla mia parte di responsabilità per l'accaduto, una cosa che tutta la mia preziosissima compostezza di tanti anni non aveva mai conquistato. Insomma, come dire che io per una vita mi sono sforzata a mantenere tutta questa rispettosa padronanza che, invece, non solo non era richiesta, ma alla fine stava pure un po' sulle palle?
E subito mi sono venuti in mente tanti piccoli e grandi episodi, anche molto diversi tra loro, per i quali ho provato frustrazione per quanto la mia fatica non avesse trovato poi attenzione, risposta, risultato, riconoscimento... per non parlare di "altre" situazioni che so io....
E se per anni avessi sbagliato la quantificazione della giusta misura?

3 commenti:

Ilmondoatestaingiù ha detto...

come si dice? Quando ce vo', ce vo'.

Stavolta ce vo'!

sed ha detto...

è la taratura che non mi convince :)

Sammy ha detto...

non ti preoccupare il pubblico non è mai contento. Largo all'avanguardia!
http://www.youtube.com/watch?v=rJINPpCfxcc